Mobility manager in marcia, ma a passo lento!

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Seppur pubblicato a maggio del 2021, il Decreto attuativo che delinea la figura del o della mobility manager, a firma congiunta del ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, e del ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, stenta a produrre i suoi effetti.

Il testo della norma definisce le modalità attuative delle disposizioni dell’articolo 229, comma 4, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77 (Decreto Rilancio). La misura impone alle aziende con più di 100 dipendenti situate in un comune con più di 50mila residenti di prevedere nell’organigramma questa professionalità, che si occuperà della mobilità dei dipendenti.

L’introduzione della figura del mobility manager ha come scopo di contribuire a ridurre l’impatto ambientale del traffico privato; il decreto attuativo prescrive che entro il 31 dicembre di ogni anno le imprese siano tenute ad adottare il piano degli spostamenti casa-lavoro (PSCL) e di inviarlo al Comune entro 15 giorni, perchè questo lo approvi.

Nell’articolo 6 sono definite le funzioni del:

  • mobility manager aziendale:
    • promozione, attraverso l’elaborazione del PSCL, della realizzazione di interventi per l’organizzazione e la gestione della domanda di mobilità del personale dipendente. Al fine di consentire la riduzione strutturale e permanente dell’impatto ambientale derivante dal traffico veicolare nelle aree urbane e metropolitane;
    • supporto all’adozione del Piano di spostamento casa-lavoro;
    • adeguamento del PSCL anche sulla base delle indicazioni ricevute dal Comune, elaborate con il supporto del mobility manager d’area;
    • verifica dell’attuazione del PSCL attraverso il monitoraggio degli spostamenti dei dipendenti e la valutazione del loro livello di soddisfazione;
    • cura dei rapporti con enti pubblici e privati direttamente coinvolti nella gestione degli spostamenti del personale dipendente;
    • attivazione di iniziative di informazione, divulgazione e sensibilizzazione sul tema della mobilità sostenibile
    • promozione con il mobility manager d’area di azioni di formazione e indirizzo per incentivare l’uso della mobilità ciclo-pedonale, del trasporto pubblico;
    • supporto al mobility manager d’area (interventi a favore dell’intermodalità, di itinerari ciclabili e pedonali, sull’efficienza del trasporto pubblico, nonché sviluppo di soluzioni di mobilità condivisa e di infomobilità).
  • mobility manager d’area:
    • attività di raccordo tra i mobility manager aziendali del territorio di riferimento;
    • supporto al Comune nella definizione e implementazione di politiche di mobilità sostenibile;
    • acquisizione dei dati relativi all’origine/destinazione e agli orari di ingresso e uscita dei dipendenti e degli studenti forniti dai mobility manager aziendali (e scolastici).
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