A tutto biogas, verso la società della combustione!
Certi e importanti nonché costosi progetti sono possibili solo grazie alla disponibilità di risorse finanziarie, spesso e volentieri garantite da istituti bancari. Questi sovente sono i soggetti che determinano la riuscita di una impresa, nel breve e nel lungo termine. Una delle cose che le banche temono di più è l’insolvenza, che può presentarsi inattesa sulla lunga distanza, e si fa di tutto per evitarla, anche modificando o forzando certi mercati, magari contrastando anche l’efficienza dei processi innovativi.
Tanto prenmesso, si apprende dagli organi locali di informazione che la Banca Europea ha aperto una linea di credito a favore dell’Amministrazione comunale di Pescara per un importo di quasi 60 milioni di € di cui 15 per la realizzazione di un impianto di produzione di biogas dai rifiuti organici (metà del costo complessivo sarà messo a gara). L’impianto, alla cui pratica sta lavorando da tempo Ambiente spa, la partecipata comunale di igiene urbana, avrebbe una capacità gestionale di 50.000 t/anno. Il Comune di Pescara, secondo ISPRA, produce ogni anno 12 mila tonnellate di organico: il che significa che per soddisfare al massimo le capacità dell’impianto sono necessari altre 38 mila tonnellate di rifiuti organici, che possono essere prodotti da un bacino di almeno 280 mila abitanti, più del doppio del Comune di Pescara, corrispondenti complessivamente a 174 mila utenze (famiglie, dati ISTAT), ovvero un terzo dell’intera Regione Abruzzo. L’impianto sarà in grado di produrre 4 milioni di mc di gas metano, utile a soddisfare le esigenze annuali di circa 2.800 famiglie. Per consentire questa resa è però necessario che oltre 170 mila famiglie conferiscano il proprio rifiuto organico, pagando le spese di trasporto e il conferimento. Quest’ultimo importo è necessario all’impianto per rientrare nelle spese di investimento.

