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Car sharing e TPL: prove di dialogo

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PESCARA – Trasporto pubblico locale (TPL) – Da quello che so io, l’autobus deve avvicinarsi alla banchina di attracco, cioè la fermata, per agevolare la salita e la discesa dei passeggeri, soprattutto in sicurezza: in questo modo, il piano di salita del mezzo è più vicino alla banchina. Il top sarebbe un passaggio “a raso”, cioè  banchina e piattaforma dei bus sono complanari, ma di questo passaggio, opportunità, agevolazione, a Pescara, per mia esperienza e conoscenza, non ci sono esempi. Questa situazione viene esasperata quando una qualsiasi auto in sosta impedisce all’autobus di avvicinarsi alla banchina, sicché i passeggeri sono costretti a salire o scendere stando in strada, comportando ciò una situazione di possibile pericolo e comunque costringe a superare un gradino più alto (disabili, anziani, carrozzine, passeggini, pacchi…)
Nei giorni scorsi ho rilevato una situazione il cui assetto non so quanto sia per adesso  parziale o definitivo. All’altezza della fermata del TPL di Piazza Ettore Troilo, subito dopo l’area destinata alla fermata del bus, sono state individuate due aree sosta per servizi di car sharing, suppongo di prossima istituzione (vernice e palina appena messe).
Di solito le fermate del bus, almeno del tipo di  questa in esame, hanno una corsia di entrata e una di uscita, per consentire ai mezzi di affiancarsi alla banchina e poi di rimettersi in corsia.
Qui non ne vedo, anzi: se un’auto in sharing dovesse trovarsi parcheggiata dove ne è stato riservato lo spazio, l’autobus non potrà  avvicinarsi alla banchina e quindi i passeggeri saranno costretti a scendere o salire lontano da essa. È come se un servizio, attivazione car sharing, non parlasse con l’altro, fermate TPL,  a danno degli utenti (in questo caso del TPL).
A meno che non sia stato previsto di far avanzare la banchina di 2 metri verso la strada, anche con una piattaforma artificiale (l’ho vista a Barcellona e ne parlo diffusamente in questo ARTICOLO), per evitare che l’autobus esca dalla corsia di marcia e poi ci rientri e nel contempo consentire agli utenti una salita e una discesa agevole e sicura. In questo modo le auto in sharing non rappresentano più un ostacolo. Sarà sicuramente così.
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