Tutto questo presto finirà!
A giudicare dalle locandine di avviso affisse sui portoni dei palazzi situati nei pressi di via Virgilio, dove è stata scattata la foto, questa affermazione potrebbe essere più una certezza che un auspicio.
L’isola ecologica in questione è sempre stata sofferente e oggetto di conferimenti per nulla corretti, anzi, effettuati anche fuori dai contenitori quando questi non venivano e vengono ancora danneggiati per diventare loro stessi elementi di degrado e abbandono.
L’elegante donna arrivata in macchina, forse neanche residente in zona, deposita agevolmente nel cassonetto dell’indifferenziato due bustoni targati “Raccolta carta” e che, a giudicare dal basso sforzo, evidentemente contengono proprio “carta”. Ma a curiosare dentro il cassonetto si vede quasi tutto materiale differenziabile che invece andrà a finire nelle piattaforme del tal quale, per essere poi sottoposto ad una vagliatura prima del conferimento in discarica.
Tutto questo non solo ha un costo, spalmato sulla collettività, ma impedisce di ricavare quanto previsto dall’accordo ANCI-CONAI per il conferimento corretto presso le loro piattaforme, che “pagano” i comuni per il materiale conferito.
Ma tra breve tutto questo dovrebbe aver fine grazie al porta-a-porta (PAP) che eliminerà la raccolta stradale e quindi i cassonetti, escluso quello del vetro.
La responsabilità della buona raccolta sarà quindi demandata alla capacità dei cittadini di fare una corretta separazione a monte dei rifiuti e una attenta consegna dei materiali. All’azienda Ambiente spa spetta il compito di tenere allineate tutte le fasi del processo.
Ma non finisce qui: quanto prima bisognerà cominciare a produrre meno rifiuti, che costituisce la più grande prossima sfida ambientale.