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Via Nuovo Tiro a Segno: senso unico eccetto bici

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Ho abitato in questa via al n. 42 per 25 anni. Nel 1964 era bianca, con tante querce sui bordi. Di fronte casa mia pascolavano le pecore. Nei pomeriggi della bella stagione passava il carretto dei gelati a 10 lire:  di macchine non se ne vedevano. Si andava a piedi, o in bici (mia madre in mezz’ora arrivava all’ospedale). Oggi è una strada asfaltata di 300 metri con due marciapiedi e l’illuminazione. Nessuna quercia, anzi, nessun albero. Da poco tempo senso unico, direzione monti mare, e da pochi giorni c’è anche la segnaletica orizzontale, bianca. Parcheggi per le auto sul lato sinistro. In diversi, fra i residenti, hanno ritenuto che fosse opportuno chiedere la istituzione del senso unico vista la difficoltà a transitare con l’automobile a causa di alcune auto in sosta di qua e di là. E il Comune ha riscontrato alla richiesta cancellando il senso di marcia “mare monti”. Succede adesso che tutti i veicoli possono percorrere la via da Via Lago di Chiusi a Via Stradonetto, non in senso inverso. Comprese le biciclette. A tutti coloro che si sono adoperati per il nuovo assetto è infatti sfuggito che questa è una via in cui molti residenti si spostano in bici. Da qualsiasi punto, nelle due direzioni. Se bisogna andare da monte verso mare non ci sono problemi, mentre fare l’inverso adesso è “vietato”. Coloro che usano la bici solitamente prendo la direzione monti mare per andare in centro città. Ma poi devono tornare indietro. Bene, possono farlo solo facendo un lunghissimo giro, o da via Aterno e poi via Lago di Chiusi (2.500 mt) oppure, molto più pericolosamente percorrendo Via Tiburtina, via Aride Breviglieri, via Lago di Chiusi (1.000 mt), sempre dopo aver percorso inizialmente via Stradonetto. Nessun ciclista del posto pensa neanche lontanamente di fare questo giro: è improponibile che per poche decine di metri se ne debbano fare 1.000 da un lato oppure 2.500 dall’altro. Quindi i ciclisti, compreso me, dovendo procedere da mare verso monti, percorrono questo tratto di strada “contro mano”, contravvenendo ora al CdS. A meno di non apporre un cartello con la scritta “eccetto bici” sotto quello del divieto di accesso, all’altezza dell’incrocio con via Stradonetto. Un semplice cartello che eviterebbe situazioni imbarazzanti se non spiacevoli laddove l’infrazione al CdS dovesse determinare condizioni di pericolo. Io aggiungerei “indotte”.

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