BUONRISTORO Vending Group: azienda seria!
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Questa è da raccontare. Pochi giorni fa ero nel corridoio di un reparto dell’ospedale Maggiore di Bologna. In un angolo tre distributori automatici di merendine e bevande. In occasione dell’ennesimo giro di passeggiata di attesa, vedo una signora, vestita con abito lungo e con il capo coperto, intenta a bisticciare con una delle macchinette. Mi avvicino e chiedo quale fosse il problema. Mi dice che ha messo 2,00 € ma che il prodotto scelto non viene erogato. Pasticcio anch’io con i vari comandi meccanici e elettronici, ma niente. Allora provo, con eguale moneta, sperando in uno sblocco. Seguo le istruzioni, leggo, rileggo e ritento, ma non accade nulla. La signora, sconfortata, va via, ma io non demordo. Ci sarà pure la possibilità di fare qualcosa. Tra le targhe scorgo, in piccolo, un numero di telefono. Chiamo. Dopo una breve attesa mi risponde una operatrice dell’azienda. Le spiego l’accaduto, che ci sono persone che hanno perso soldi e il rischio che la cosa accada ad altre. Mi chiede la matricola della macchina, che trovo sulla targa. Poi mi dice, e me lo sono fatto ripetere, che provvederanno al rimborso. Di 2,00 €? Certo, risponde. Lascio i miei estremi, sorpreso e dubbioso.
Il giorno dopo, di nuovo sul posto, mi dicono che il pomeriggio stesso era passato un tecnico a sistemare l’inconveniente. Ma due giorni dopo ancora, tornato a Pescara, mi squilla il telefono con prefisso 051. Mia figlia, che abita lì, non ha il telefono fisso. Rispondo. Una operatrice dell’azienda del distributore mi informa che l’hanno riparato e che dal loro conteggio dei soldi risultano delle eccedenze. Una è la mia. Mi chiedono l’IBAN. Passano 24 ore e mi arriva una mail di accredito sul mio conto corrente di 2,00 €. L’azienda è la BUONRISTORO Vending Group della DAEM spa, con sede a Castelmaggiore di Bologna. Avranno fatto una cosa per loro normale, ma a me è scappato di farci questo post.