Dal Pendolo al Raccordo Urbano Verde (RUV):
una trasformazione epocale
Nuova Pescara – 17 luglio 2030
Si chiude quest’anno la definitiva trasformazione dell’asse viario del “Pendolo” in “Raccordo Urbano Verde” (RUV). Questo progetto è diventato un simbolo di sostenibilità e integrazione urbana, mettendo in rete i quartieri periferici con spazi verdi, percorsi pedonali e ciclabili, una efficiente rete di trasporto pubblico locale, spazi culturali e sportivi di ritrovo e attività commerciali. Tuttavia, per comprendere appieno questa trasformazione, è essenziale riflettere sulle criticità sociali e di viabilità che l’hanno caratterizzato negli anni passati.
Il progetto originario del Pendolo mirava a migliorare la fluidità del traffico spostandolo verso la periferia. Questo modello, tipico dei decenni scorsi, prevedeva la proliferazione di strade e superstrade per facilitare gli spostamenti in auto, a discapito di altri mezzi e in generale della qualità urbana. La struttura del Pendolo, con le sue quattro corsie, ricordava più un’autostrada che una strada cittadina, con pochi alberi e un arredo urbano minimale, trasformandosi da subito in un anonimo asse trasportistico.
Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) e il Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) degli inizi del decennio avevano già fissato obiettivi ambiziosi, come la riduzione del traffico automobilistico del 50%, promuovendo il trasporto pubblico, ciclistico e pedonale. Tuttavia, il Pendolo, nella sua forma originaria, poco compatibile con queste visioni, si contrapponeva all’idea di una mobilità sostenibile e integrata.
Lungo il Pendolo, le strutture commerciali e sociali erano praticamente assenti. Emblematico il caso di un negozio alimentare trasformato in sala giochi, lungo via Lago di Capestrano, a riflettere il degrado del tessuto sociale. La strada, progettata per l’automobile, non offriva spazi sicuri e attraenti per pedoni e ciclisti, limitando le opportunità di socializzazione, di commercio e miglioramento della qualità della vita.
La trasformazione del Pendolo nel Raccordo Urbano Verde ha portato alla creazione di un’area a misura di cittadini, ricca di verde, percorsi pedonali e ciclabili, corsi d’acqua e ampi spazi commerciali, culturali e sociali di ritrovo. Perfino la Riserva Dannunziana, che nel 2021 aveva subito abbattimenti di alberi proprio per il completamento del Pendolo, realizzato letteralmente al suo interno e non in sovrapposizione alla preesistente Via Pàntini, tra l’altro esterna all’area protetta, e pochi mesi dopo interessata da un terribile incendio, è stata recuperata, integrandosi armoniosamente con la città grazie a una robusta greenway.
Lungo il rinnovato asse viario sono stati ora realizzati 8 km di super ciclabili in sede propria, 4 per ogni lato, offrendo un percorso sicuro e attraente per persone di tutte le età. In questi anni, inoltre, lungo il percorso del RUV sono stati piantati 5.000 alberi, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria e a creare un ambiente più piacevole, confortevole e accogliente per i residenti.
Grazie a una consapevole e decisa politica di mobility management, il numero di auto è diminuito significativamente, sostituite da un efficiente sistema di trasporto pubblico che ora a capo alla rete di Bus Rapid Transit (BRT), che lungo la RUV ha una sua diramazione minore, e alla metropolitana di superficie, con la stazione di “Pineta-Villaggio Alcione”.
La trasformazione del Pendolo in Raccordo Urbano Verde rappresenta un successo significativo per la Nuova Pescara, trovando allineamento con i principi del Green New Deal europeo e con gli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030. La realizzazione di 8 km di di piste ciclabili in sede propria e la piantumazione di 5.000 alberi, tutto reso possibile dalla restrizione delle corsie stradali dedicate alle auto, dimostrano come una visione integrata e sostenibile possa realmente fare la differenza per le future generazioni, migliorando non solo la viabilità ma anche la qualità della vita urbana.
Giancarlo Odoardi
- Esperto Promotore Mobilità Ciclistica (EPMC)
- Direttore Osservatorio Mobilità Ciclistica (OSMOCI)
- Project Content Management Mobilità Attiva Nuova Pescara